Il viaggio inizia con una ricognizione fotografica subacquea ma, purtroppo, proprio quando hai trovato dei cimeli interessanti scopri che la macchina fotografica è guasta. Come reagisci?
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Penso a come posso condividere con altri quello che vedo senza usare la macchina fotografica.
Torno a bordo ripianifichiamo la ricognizione per i prossimi giorni.
Riemergo e chiedo aiuto all’equipaggio per provare a riparare la macchina fotografica.
Torno a bordo e cerco degli strumenti con cui ripararla da solo.
Durante la ricognizione hai individuato un forziere che però è difficile da raggiungere e non riesci a recuperarlo. Cosa fai?
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Condivido la mia frustrazione con l’equipaggio confidando che mi faranno cambiare umore per affrontare meglio il problema.
Ne parlo con il comandante e gli propongo di ridefinire i nostri obiettivi, per cercare un cimelio diverso e forse anche più prezioso.
Propongo all’equipaggio di aiutarmi tramite una sfida: chi per primo troverà una soluzione al problema, potrà tenere il forziere come premio.
Non mi arrendo. Torno nella mia stanza e provo a trovare una soluzione alternativa pensando a situazioni simili in cui mi sono trovato nel passato.
Il comandante decide di salpare per una nuova missione. Durante una manovra, un membro dell’equipaggio si ferisce gravemente alla testa. Come ti comporti?
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Vado in suo soccorso e vedendolo spaventato gli suggerisco di riposare per evitare che la situazione peggiori.
Invito gli altri membri dell’equipaggio a pensare insieme a me alla soluzione migliore in una situazione critica come questa.
Cerco la cassetta del primo soccorso e mi organizzo con quello che trovo per fasciare la ferita.
Non sapendo cosa fare, uso il telefono satellitare di bordo per chiamare i soccorsi e chiedere un consiglio sulla cosa migliore da fare nel frattempo.
Giunti in una baia dove effettuerete una nuova immersione, notate che è rimasta una sola bombola di ossigeno e scoppia una lite tra due sub. Come intervieni per ripristinare la calma?
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Cerco di interrompere la discussione e spiego loro che è necessario trovare una soluzione per raggiungere il nostro obiettivo comune.
Mi affido al caso e propongo di estrarre a sorte. Chi vincerà potrà immergersi, l’altro resterà a bordo.
Considerato che il recupero richiede molto tempo, propongo che si dividano i compiti e che si immerga prima uno e poi l’altro.
Valuto attentamente chi dei due potrebbe portare meglio a termine la missione e decido io chi dovrà immergersi.
La tua spedizione non è molto fortunata e durante l’immersione, a causa di una disattenzione, alcune costose attrezzature cadono in mare. Come ti organizzi?
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Avendole viste cadere mi tuffo immediatamente sperando di recuperarne il più possibile prima che tocchino il fondale.
Prendo del tempo per riflettere e coinvolgo il resto dell’equipaggio nella ricerca della soluzione migliore per il recupero.
Triste per l’accaduto rinuncio a recuperarla e mi organizzo affinché incidenti del genere non accadono più in futuro.
Chiamo una squadra di soccorso che mi aiuti a recuperare tutta l’attrezzatura. Non posso permettermi di perderla!
Dopo l’ultimo incidente parte dell’equipaggio ti comunica che vuole rientrare alla base portandosi via una parte delle attrezzature.. Come rispondi?
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Provo a risollevare il loro morale spiegando che sono indispensabili per portare a termine la spedizione.
Accetto la decisione e la considero una sfida. Quindi riorganizzo la spedizione per dimostrargli che possiamo farcela anche senza di loro.
Prendo atto della decisione e riunisco il resto dell’equipaggio per capire insieme se sia possibile proseguire o se invece sia necessario annullare la spedizione.
Accetto la decisione e, consapevole che non potremo raggiungere gli obiettivi fissati inizialmente, decido di continuare con obiettivi diversi.
La spedizione continua ed è tempo di salpare verso una nuova avventura! Durante una manovra notturna però urtate contro uno scoglio e iniziate a imbarcare acqua. Come agisci?
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Controllo se ci sono attrezzi e tento da solo di riparare il danno.
Chiedo ai miei compagni di aiutarmi a tamponare la falla, insieme saremo più veloci.
Cerco di tamponare la falla usando tutti i vestiti che ci sono a bordo e, nel frattempo, chiedo di preparare il gommone da utilizzare se la barca dovesse affondare.
Non ho idea di come intervenire per riparare il danno, così chiamo un tecnico tramite il telefono satellitare di bordo e cerco di capire come intervenire.
Purtroppo non sei riuscito a riparare il danno. Tu e l’intero equipaggio avete abbandonato la barca e nuotato fino alla terra ferma. Ora siete stremati e demoralizzati. Come ti comporti?
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Cerco di tranquillizzare tutti mostrandomi sicuro e rassicurando sul fatto che presto verranno a recuperarci.
Chiedo ai miei collaboratori più fidati di aiutarmi a preparare un piano di azione per uscire il prima possibile da questa situazione difficile.
Mi rivolgo all’intero equipaggio e propongo di ragionare tutti insieme su quale sia la cosa migliore da fare, oltre a farci forza e restare uniti.
Cerco di utilizzare il telefono satellitare per mettermi in contatto con i soccorsi.
In attesa che arrivino i soccorsi decidete di andare alla ricerca di un luogo abitato. L’equipaggio è molto stanco. Cosa decidi di fare?
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Li sprono a mettersi in marcia e mi metto in coda al gruppo per assicurarmi che si arrivi tutti insieme a destinazione.
Capisco che siamo troppo stanchi per affrontare una nuova sfida e scelgo di restare dove siamo, nonostante i rischi.
Prima di partire propongo di confrontarci tutti insieme per identificare la strada più breve e risparmiare così un po’ energia.
Mi avventuro da solo. Una volta trovato un luogo più sicuro tornerò a prenderli.
Finalmente incontrate le prime abitazioni e alcune persone che, però non sembrano così ospitali. Potreste essere di nuovo in pericolo! Cosa fai?
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Cerco di proteggere prima di tutto gli altri, e mi espongo per primo per cercare di capire che intenzioni hanno.
Li affronto a viso aperto con l’obiettivo di far capire che non abbiamo paura e siamo pronti ad affrontarli.
Ci allontaniamo e parlo con l’equipaggio per organizzare dei turni di guardia.
Parlo con l’equipaggio e propongo di dialogare pacificamente per stabilire un contatto. Forse la mia sensazione di rischio è solo un’apparenza.
Non siete stati aggrediti, il posto è sicuro ma i soccorsi tardano ad arrivare e voi non avete né denaro né cibo né strumenti per cacciare. Cosa proponi all’equipaggio?
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Restate qui, al sicuro. Mi inventerò qualcosa per trovare del cibo per tutti.
Mettiamoci insieme e pensiamo a una soluzione possibile. Forse l’insieme delle nostre idee ci aiuterà a trovare una soluzione buona per tutti.
Chiediamo aiuto agli abitanti del posto, sapendo che in questo momento nessuno di noi potrà ripagarli.
Chiediamo a qualcuno del posto un telefono per chiamare nuovamente i soccorsi e comunicare nuovamente la nostra posizione affinché arrivino al più presto.
I soccorsi tardano ad arrivare e la situazione non è più sostenibile. Dovete trovare una soluzione. Cosa pensi sia meglio fare?
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Ci dividiamo in modo tale che ognuno possa tentare di salvarsi con le proprie forze. Il primo che riuscirà a rientrare, potrà allertare i soccorsi.
Ci organizziamo in tre gruppi. Il primo gruppo che arriverà in un luogo sicuro fornirà indicazioni su come rintracciare gli altri.
Procediamo tutti insieme, anche se, trovare una soluzione è sempre più difficile.
Torniamo al punto dello sbarco e proviamo a riparare le apparecchiature per segnalare in modo più preciso la nostra posizione.
Un piccolo gruppo di abitanti del posto vi costringe a rimanere dove siete. Ora siete loro prigionieri. Come pensi di uscire da questa situazione?
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Attendo il momento migliore per liberarmi e fuggire da solo.
Restiamo uniti ed elaboriamo una strategia per scappare tutti insieme.
Cerchiamo di distrarre le guardie in modo che alcuni di noi riescano a scappare, consapevoli che probabilmente quando saremo scoperti ci saranno delle conseguenze.
Provo a barattare i nostri dispositivi tecnologici in cambio della libertà.
Finalmente liberi vi rimettete in cammino verso un’altra cittadina per contattare nuovamente i soccorsi, ma la vostra strada è sbarrata da un fiume in piena. Cosa proponi di fare?
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Non possiamo arrenderci ora. Tuffiamoci e nuotiamo sfidando le correnti!
Proseguiamo lungo la sponda. Presto o tardi troveremo un ponte per attraversare.
Nell’equipaggio ci sono degli abili nuotatori. Propongo che siano loro ad attraversare. Noi attenderemo qui.
Studiamo come costruire una zattera per attraversare il fiume senza tuffarci in acqua.
Siete riusciti ad arrivare tutti in città. Alcuni marinai del porto vi propongo di prendere una delle loro barche per rientrare a casa. Come valuti questa offerta?
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Accetto subito la proposta. Non vedo l’ora di tornare a casa!
Mi confronto con l’equipaggio per valutare insieme rischi e benefici di un nuovo viaggio per mare.
Mi rifiuto categoricamente. Dopo tutto quello che passato non ho alcuna intenzione di rimettermi in navigazione.
Accetto a patto che la nave sia dotata della più moderna strumentazione GPS e i rischi di incidenti siano ridotti al minimo.
Siete sopravvissuti a questa incredibile avventura e ora siete sani e salvi nelle vostre case. Giornalisti e televisioni vi propongono di raccontare la vostra storia. Come rispondi?
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Accetto subito e racconto le mie gesta eroiche che hanno contribuito a salvare tutto l’equipaggio.
Sento i membri dell’equipaggio per capire insieme a loro come gestire queste richieste e in che modo raccontare quello che ci è successo.
Credo che questa esperienza debba rimanere tra noi. È troppo importante e renderla pubblica ne ridurrebbe il valore.
Non aspetto tempo e inizio a pubblicare foto e post su tutti i canali social, taggando i miei compagni di avventura per diventare trend topic.